La legge di conversione del “Decreto Bollette ed Energia” è stata approvata definitivamente. Il Decreto Legge n. 17/2022 “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali” è stato, quindi, convertito in Legge, con modifiche, dal Senato il 21 aprile 2022 ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in G.U.
Oltre all’installazione libera di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici e alla richiesta della DILA per realizzare impianti fotovoltaici con moduli a terra da 1 MW, di cui maggiormente si parla, vi sono una serie di semplificazioni che il settore attendeva da tempo.
Per gli IMPIANTI FOTOVOLTAICI FLOTTANTI fino ad una potenza di 10 MW, compresi gli invasi idrici nelle cave dismesse o quelli installati a copertura dei canali di irrigazione, l’art. 9-ter stabilisce l’applicazione della PAS (procedura abilitativa semplificata).
La PAS è stata estesa anche agli impianti fotovoltaici in AREE IDONEE fino a 10 MW, che salgono a 20 MW nel caso di impianti localizzati in aree industriali o commerciali, in discariche o in cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento, così come è estesa anche agli impianti AGROFOTOVOLTAICI che presentano moduli rotanti sollevati da terra, distanti non più di 3 km da aree a destinazione industriale, artigianale o commerciale.
Per questi impianti per i quali è prevista la PAS, nel caso in cui non ricadano in aree sensibili, la soglia di assoggettabilità alla VIA passa da 10 a 20 MW.
Tra le semplificazioni spiccano quelle relative agli impianti AGROFOTOVOLTAICI per i quali l’art. 11 ha soppresso il vincolo del 10% di copertura della superficie agricola ai fini dell’accesso agli incentivi statali.
Anche per le aree inidonee sono previste modalità che tendono a semplificare l’iter. L’art. 12 comma 1 dispone che l’aggiornamento delle Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili avvenga con apposito decreto del MiTE di concerto con il MIC e d’intesa con la Conferenza Unificata. Tale aggiornamento dovrà intervenire a seguito dell’entrata in vigore della disciplina statale e regionale per l’individuazione di superfici e aree idonee.